Ipertermia
La fisioipertermia è la prima diatermia che utilizza due sorgenti di energia per applicare la giusta dose terapeutica misurandone gli effetti sul paziente. Queste caratteristiche differenziano la fisioipertermia dalle altre metodiche e permettono di effettuare trattamenti intensi, precisi, riproducibili e indipendenti dall'operatore. In questo modo l'intervento terapeutico risulta pi๠versatile, i tempi di recupero si velocizzano e il fisioterapista ne guadagna in termini di produttività e sicurezza.
In dettaglio, combinando l'effetto di raffreddamento superficiale della sorgente esogena (il bag di acqua distillata) con quello diatermico pi๠tradizionale dell'onda elettromagnetica, avremo un'azione focalizzata, profonda e controllata, attraverso la misura ed il controllo della temperatura, dell'intensità e della profondità di trattamento, grazie alla termocoppia.
La fisioipertermia è ormai diventata il trattamento elettivo per alcune patologie fisioterapiche importanti dell'apparato muscolo-tendineo e gioca comunque un ruolo fondamentale integrandosi con le altre metodiche nel pi๠generale programma riabilitativo.
In particolare la fisioipertermia viene applicata con successo nelle seguenti situazioni:
passata la fase acuta con obiettivo la riduzione della flogosi e della sintomatologia dolorosa da trauma; Somministrata con cautela comincia a giovare in fase sub-acuta e risulta ottimale in fase sintetica e in fase di rimodellamento.
nel trattamento delle degenerazioni croniche. La possibilità della fisioipertermia di somministrare il calore in maniera controllata permette di eseguire trattamenti efficaci e ben dosati su un terreno particolarmente fragile e indifeso, con giovamento ampiamente documentato sulla sintomatologia dolorosa e quindi, sul recupero del movimento e dell'attività del soggetto.
per il recupero dell'estensione del movimento, associata allo stiramento meccanico mirato. Facilita lo scorrimento atraumatico delle fibre collagene interessate aumentando l'arco del movimento ad esempio nella rigidità articolare, con successiva diminuzione della sintomatologia dolorosa.
